La storia della Associazione Radioamatori Italiani, iniziò nel 1927 quando venne fondata da Ernesto Montù. Essa opera nel campo delle telecomunicazioni sia radio sia video, a livello internazionale.
Come tutte le associazioni, anche l'ARI fa parte delle ONLUS (organizzazione non lucrativa di utilità sociale) e risponde alle disposizioni della UIT (Unione Internazionale delle Telecomunicazioni), ossia l'agenzia della Nazioni Unite specializzata in telecomunicazioni fondata nel 1865, con compiti tecnico amministrativi a livello internazionale.
Sostanzialmente l'ARI è costituita da radioamatori che ne esplicano tutte le attività, sotto la consulenza e la direzione dei Consigli Provinciali, Regionali e del Consiglio Direttivo Nazionale.
Proprio per cercare di raggiungere l'obiettivo primario dell'ARI, cioè riunire delle persone con il fine di condividere, fondere insieme e scambiare informazioni utili ad ampliare la propria conoscenza delle telecomunicazioni in generale, venne data la possibilita di creare diverse sezioni a livello nazionale, tanto da circoscrivere la zona di competenza di ognuna di esse per renderle maggiormente frequentabili dai radioamatori locali.
Così, il 24 aprile del 1973, Franco Ferranti (IØFFP) diede vita alla sezione ARI di Foligno IQØFO (codice Sezione ARI 06.03). Nel 1980 fu creato e ospitato nella sede il Gruppo Radioamatori Medici ARI, con il passare del tempo la sezione si è evoluta grazie appunto al lavoro collettivo di tutti i radioamatori che ne fanno parte e la rappresentano. Grazie a questo è stato possibile essere proprietari di due ponti ripetitori, operativi in banda VHF UHF e ubicati in un punto strategico dell'Umbria centrale: il Monte Serano.
Sito aggiornato al 12/05/2022